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Recensione Autumn's Rain - Lago Vostok

Autumn's Rain – OM


L'OM è il suono primordiale, quello da cui tutto ebbe inizio. Ed è forse questo l'obiettivo degli Autumn's Rain. Scavare la superficie per arrivare al nucleo, all'inizio, alla purezza. E provano a farlo con un rock vecchio stile, tutto chitarre e assoli, in cui ci si avvicina a volte all'Hard Rock e a volte all'Alternative, tutto attraversato da una scossa che riecheggia e porta diritti al punk. Il tutto condito da testi che vanno a colpire la psiche umana e quello che di futile la controlla.
Ottimo lavoro per il trio giunto al secondo lavoro, un ennesimo modo di ribadire che musica fatta a dovere è possibile in Italia.


Lago Volstok – Decorso Infausto


Controtempi e cambi di ritmo. Basso incalzante e chitarre acide. Non una singola parola ma tutto lasciato alla musica. Tanta voglia di sperimentare. Un incrocio tra Math-Rock e Post-Rock con un pizzico di Prog. Un lavoro che ti stacca dal mondo mentre lo ascolti. Un disco ben fatto, ben suonato e con tante buone idee, che per coglierle tutte lo devi sentire e risentire.
Quello che avete appena letto è un flusso di pensieri usciti durante l'ascolto del disco dei Lago Volstok.


Recensione Autumn's Rain - Lago Vostok Recensione Autumn's Rain - Lago Vostok Reviewed by Unknown on 10:51 Rating: 5

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