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Recensione Tinturia - Precario

I Tinturia sono per certo i portabandiera, ormai da anni, di una frizzante scena musicale siciliana. Abbandonato ormai da anni il dialetto per le loro canzoni, stanno riscuotendo un ottimo successo anche nel resto della penisola. Arriva ora il loro nuovo lavoro Precario anticipato dall'omonimo singolo.

Con l'aiuto di Roy Paci alla produzione, vede la luce il nuovo album della band siciliana. Album che vede inoltre le collaborazioni con Bunna degli Africa Unite  ( Cercasi Rivoluzione ), Vincenzo Presta e Marco Pettinato.
La contaminazione sonora è la base del lavoro dei Tinturia, come dimostrato nei precedenti lavori, e questo nuovo disco non fa eccezione. Se Una Vita Normale è un Rock abbastanza classico che guarda al pop, e Cercasi Rivoluzione è un Reggae con la complicità di Bunna, tutto il disco è pervaso da una commistione di generi che in fondo è la vera natura della band siciliana. E qua e là si può scorgere lo zampino di Roy Paci, con molti suoni riconducibili al trombettista di Augusta. 

Lello Analfino, come tutto il resto della band, è legatissimo alla sua terra. E se il legame in passato era dimostrato cantando in dialetto, in questo nuovo disco sono due le canzoni dedicate alla Sicilia. Isola che ci racconta la mancanza della propria terra quando si va via, e soprattutto la splendida Madre Natura che ricorda l'alluvione di Messina del 2009.
Ma è il senso di precarietà quello che attraversa molti dei testi di questo disco. Precario è la rappresentazione di una generazione che ormai vivono nell'instabilità da ormai un ventennio, che vorrebbero Una Vita Normale ma non gli è possibile, spesso per colpe non loro.

Un altro ottimo lavoro per la band siciliana. Magari meno scanzonato rispetto ai precedenti lavori ma molto più vicino alla realtà e, cosa non da poco, un disco confezionato alla perfezione. E di certo alcuni di questi nuovi brani dal vivo diventeranno subito dei classici della band.



Recensione Tinturia - Precario Recensione Tinturia - Precario Reviewed by Unknown on 21:53 Rating: 5

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