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Recensione Damon Albarn - Everyday Robots

Damon Albarn non sta fermo un attimo. Tra tour con i Blur e vari progetti paralleli, trova anche il tempo per un disco da solista. Everyday Robots segna il suo ritorno da solo dopo diversi anni. Disco che vede anche la collaborazione con Brian Eno che presta la sua voce in due brani ( Heavy Seas Of Love e You And Me ).
Everyday Robots si discosta totalmente da quello che abbiamo imparato a conoscere di Damon Albarn. È un disco intimo e personale, senza veri e propri picchi, ma che vive nella sua malinconia e a tratti cupezza. A fare la voce grossa c'è il pianoforte e le basi elettroniche, con la chitarra messa quasi totalmente da parte, in cui si sente però la voglia di provare a fare qualcosa di diverso e molto lontano dal classico stile di Albarn.
E se in Heavy Seas Of Love si può sentire forte la mano di Eno, le altre undici tracce del disco scorrono senza picchi, mantenendo quasi sempre la stessa andatura e non lasciando spazio a nient'altro che alla voce di Albarn.



Un lavoro diverso da quello che ci ha abituato a sentire con i Blur e con i Gorillaz, ma non per questo di qualità inferiore. Un disco forse difficile e non adatto ad un ascolto leggero, ma che è probabilmente il più personale del cantante londinese. E comunque è un ottimo modo di passare il tempo in attesa del ritorno discografico dei Blur.
Recensione Damon Albarn - Everyday Robots Recensione Damon Albarn - Everyday Robots Reviewed by Unknown on 17:55 Rating: 5

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