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Recensione Queens of the Stone Age - ...Like Clockwork

Dopo sei anni e uno e mezzo di travaglio arriva finalmente il nuovo disco dei Queens of the Stone Age. Josh Homme e soci hanno voluto fare le cose per bene reclutando numerosi artisti per collaborare all'interno dell'album. Si va da Trent Reznor (Nine Inch Nails) a Alex Turner (Artic Monkeys) all'ex Nick Olivieri ai quasi immancabili Mark Lanegan e Dave Grohl, per finire con il più inaspettato di tutti, Sir Elton John.


E' sempre stato difficile inserire i QOTSA in una categoria ben distinta, generalmente li si definisce Stoner Rock (definizione ripudiata dallo stesso Homme) chi arriva a inserirli in almeno quattro o cinque generi diversi. La difficoltà aumenta con quest'ultimo disco. Se ai loro albori erano le chitarre dure e pure a farla da padrone, "…Like Clockwork" ci lascia stupiti per la facilità con cui riescono a alternare ballate a pezzi duri più consoni a loro, addirittura arrivando a mixare alla perfezione i due elementi in alcuni pezzi.
Si parte con Keep your eyes pelled un giro blues cupo e a tratti psichedelico per arrivare alla ballata The Vampyre of Time and Memory in cui la fa da padrone un piano e una voce molto malinconici contrastati da un tocco acido delle chitarre.
Con If I Had a Tail e My God is the Sun (primo single estatto dal disco) si torna su un terreno più congegnale alla band con le chitarre a fare la voce grossa. Soprattutto la seconda è supportata da un riff molto deciso e da un basso martellante che fanno della canzone una delle migliori del disco.


Kalopsia è una ballata molto intensa nelle strofe che deraglia in un deciso riff nel ritornello aiutata molto anche dalle doti vocali di Homme che riescono a adagiarsi in entrambe le situazioni. Fairweather Friends non è definibile come una canzone dei QOTSA quanto più un supergruppo che collabora. Homme alla voce, Grohl alla batteria, Elton John al piano, Nick Olivieri e Mark Lanegan(autore anche del testo) ai cori. Pezzo potente in cui è da sottolineare il magnifico equilibrio che sono riusciti a dare a chitarre, batteria e piano. 
Smooth Sailing è il pezzo che più lascia più sconcertati nell'intero disco. A tratti Funk, Josh Homme che si diletta con il falsetto e il basso è un martello costante per tutta la traccia. Chiudono l'album I Appear Missing e la titletrack Like Clockwork e se la prima è un concentrato di chitarre cupe e pesanti, l'ultima canzone dell'album è un'altra splendida ballata con il solito innesto di chitarre acide che porta all'esplosione finale.


In conclusione si può dire che i Queens of the Stone Age non si sono adagiati sugli allori, anzi non hanno paura a sperimentare e provare a fare qualcosa di diverso rispetto al loro passato e se questi sono i risultati ben vengano sperimentazione e collaborazioni un po' azzardate sulla carta. Sicuramente uno dei dischi migliori di questo 2013. 


Tracklist

Keep your eyes peeled
I sat by the ocean
The vampyre of time and memory
If I had a tail
My God is the sun
Kalopsia
Fairweather friends
Smooth sailing
I appear missing
…like clockwork
Recensione Queens of the Stone Age - ...Like Clockwork Recensione Queens of the Stone Age - ...Like Clockwork Reviewed by Unknown on 19:54 Rating: 5

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